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Tra continue novità, collaborazioni, one-shot ed esperimenti vari, ogni tanto sentiamo la necessità di prenderci una pausa, e cercare il conforto che solo i classici sanno dare. Parlando di classici, crediamo sia giunto il momento di dedicare un doveroso spazio a una delle birre che rappresentano lo zoccolo duro della nostra linea, oltre che referenza quasi obbligatoria per il publican che cerca il giusto compromesso tra semplicità di approccio e artigianalità della produzione: la STRIA!

Classe 2010, nata più o meno in concomitanza con una certa Zona Cesarini, era concepita come la nostra interpretazione di uno stile abbastanza spinoso, la kolsch. Pochissimi birrifici all’epoca ne producevano, e ci avrebbe permesso di avere in gamma una tedesca “base” che non fosse proprio una lager o una pils, permettendoci di mantenere la nostra originalità e il nostro carattere… e fin qui tutto bene. Restava il fatto di doversi confrontare con uno stile storico, con rappresentati illustri e fortemente protetto in terra natìa (ricordiamo che quella della kolsch è un’indicazione geografica protetta, e il termine può essere usato solo dai produttori appartenenti alla “Konvention”. Per questo sulle nostre prime etichette la definizione era quella di “birra chiara allo stile di Colonia”), ma tant’è. Selezioniamo il meglio del meglio che il mercato dei luppoli tedeschi abbia da offrire e nell’estate di quell’anno, in alcuni tra i più importanti locali birrari, vengono spillati i primi fusti di STRIA. In etichetta la strega del nome (“stria” in dialetto locale) con tanto di esagramma birrario subliminale sullo sfondo, quella “brewer’s star” rappresentazione dell’aspetto alchemico del mestiere del birraio, sei punte per malto, luppolo, lievito, aria, fuoco e acqua. Ve la ricordate no?

Stria OLD

Passa qualche anno, quello delle birre di Colonia diventa uno stile sempre più diffuso: nonostante la concorrenza in aumento e il nostro disertare concorsi di qualsiasi tipo dal 2011 in poi, la nostra strega ha dice ancora la sua con un primo posto di categoria al Campionato Italiano Birre Artigianali all’IBF 2014.

Arriviamo al 2015, l’anno della svolta per Toccalmatto. Nuovo impianto di produzione e, soprattutto, il passaggio al formato da 33cl. Il lavoro sul lievito e il tocco di un delicato luppolo americano (top secret! 😀 ), ci convincono ad abbandonare qualsiasi riferimento alla tradizione tedesca, portandoci a coniare il nuovo claim di “Chiara Italiana” che campeggia sulle nuove bottiglie.

Stria700X460 copia

La STRIA resta uno dei prodotti a cui siamo più affezionati, partita com’era da orgoglioso esercizio stilistico fino alla definizione di un prodotto originale e “nostro” ma che non ne tradisce le origini. Vi abbiamo incuriosito? Cercatela nei vostri pub e beer shop di fiducia!

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